Pensieri all’orizzonte

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Il vento soffiava forte sulla Costa Azzurra, segno che ormai l’estate era realmente conclusa. Gli alberi, scossi da questa forza immane, iniziavano a perdere le foglie. L’autunno era sopraggiunto.
La luce del sole stava lentamente sparendo all’orizzonte e gran parte della città si stava incamminando verso le rispettive abitazioni. Una vita normale, come quella di qualsiasi essere umano.

Mentre le strade si spopolavano, una ragazza era seduta immobile su di un grande masso, con lo sguardo fisso verso il tramonto. Il vento le si insinuava tra i capelli, bellissimi capelli dorati, ed un velo di tristezza la copriva.
Abbassò lo sguardo ed estrasse dalla tasca la foto di un ragazzo. Una lacrima le rigò il viso, portandole alla memoria ricordi dolorosissimi. Esattamente un anno prima era venuto a mancare Francesco, suo fratello, la sua ombra, l’unica sua ragione di vita. Pensando al passato, tra lacrime e singhiozzi, si lasciò cadere su quella fredda sabbia. Quello era l’ultimo posto dove si erano visti ed avevano parlato, prima che accadesse l’inevitabile. Ricordava ancora ogni sua singola parola…

“Questa città è una merda… Per fortuna mi resta ancora un anno e poi finalmente vivrò da vero universitario!”
“E mi lasci qui da sola? Come farò senza di te, me lo spieghi ?”
“Sorellina… Sappi che io ti starò sempre affianco… Nonostante tutto! Potrai chiamarmi quando vorrai e parleremo di tutto quello che ti passerà per la testa!”

Perché non aveva mantenuto la promessa? Perché quel dannato sabato sera aveva permesso a Claudio, nonostante avesse bevuto davvero troppo, di mettersi alla guida? Lasciò la presa sulla foto, la quale, spinta dal vento, iniziò a volare verso destinazioni sconosciute, proprio come l’anima di Francesco.
Molti pensano che i nostri cari, morti prematuramente, diventino i nostri angeli custodi, che ci proteggono e ci mostrano la retta via.
Ormai il sole aveva lasciato il suo posto alla Luna, e persino quell’unica ragazza distesa sulla spiaggia, si alzò, con ancora il viso pieno di lacrime e si mise sulla strada di casa… ma non era a casa che stava andando.

Più passavano i giorni e più la sua voglia di vivere svaniva nel nulla.

La mezzanotte era ormai passata da un pezzo, e sulla città, illuminata semplicemente dal bagliore della luna, era calato un silenzio quasi spettrale. Persino il vento aveva ormai smesso di ululare. Quella stessa ragazza ora era lì, con il mondo ai suoi piedi e la sua stessa vita tra le sue mani. Un anno prima non avrebbe mai pensato di arrivare a tanto; aveva una vita splendida, con accanto persone che avevano caratterizzato la sua esistenza sin dalla prima infanzia. Poi tutto è cambiato, tutto è stato sconvolto da quel maledetto giorno. Mangiava veramente poco, non usciva più di casa se non per il tragitto casa-scuola e scuola-casa.

Era sul precipizio di quel grattacielo, pronta a farla finita una volta per tutte, pronta a mettere la parola fine al grande, unico e spesso doloroso… libro della vita. Scorreva ogni singolo momento passato, quasi fosse un film, per trovare un unico attimo, oltre alla morte del suo amato fratello, che le avesse dato la forza di compiere quel piccolo passo in avanti. Un passo verso l’ignoto, ma quasi sicuramente un passo verso la liberazione. Abbassò lo sguardo e i lunghi capelli le coprirono il viso, nascondendo al mondo le lacrime che lentamente stavano scivolando sopra di esso.

Poi, come un lampo di luce in una notte buia, il cellulare iniziò a vibrare nella sua tasca, avvisandola così di un nuovo messaggio ricevuto. Solo la lettura del mittente la fece rimanere senza parole… Era una sua grande amica d’infanzia con cui aveva condiviso ogni tipo di gioia e dolore… Si erano perse di vista all’inizio delle scuole superiori, avendo scelto percorsi formativi differenti. Nel messaggio le chiedeva se le andava di riallacciare i loro rapporti e ritornare così grandi amiche come un tempo. Nonostante tutto, un accenno ad un sorriso comparve sul suo volto, permettendole così di compiere un passo indietro, un passo verso una nuova vita, anche se purtroppo Francesco non era più al suo fianco.
Ma forse, quel giorno, era stato proprio suo fratello a salvarla, tenendo fede alla sua promessa e consigliandole quella che era la scelta più razionale…

Alzò gli occhi al cielo, una nuova alba era sopraggiunta… Tornò quindi a casa, questa volta per davvero, questa volta con un briciolo di speranza in più e il ricordo di Francesco sempre più vivo dentro il suo cuore.

Perché quello è stato il giorno in cui, finalmente, quella ragazza ha avuto la sua seconda occasione…