[audio:http://www.fileden.com/files/2007/6/28/1218975/01%20-%20Io%20ci%20sar%C3%B2.mp3|autostart=yes|bgcolor=0x000000]

In un lampo la tua vita è cambiata.
Sei entrato in campo, hai iniziato la tua partita, la tua sfida… Hai iniziato a lottare, hai imposto le tue priorità, senza screditare nessuno.
Ti abbiamo sostenuto, abbiamo tifato per te. Con ogni tuo gol infondevi dentro di noi una felicità che mai avevamo provato. Alla fine abbiamo iniziato quasi a farci l’abitudine.
Grave errore.
Non hai mai idea di quanto possiedi fino al giorno in cui non lo perdi.
Non avremmo mai pensato che finisse così, speravamo in infinite partite, in infiniti gol, in infinite emozioni.
Il tempo vola.
90 minuti passano in fretta.
Il tempo di una partita e te ne sei andato. Ma noi non piangiamo la tua scomparsa.
Per noi sei ancora lì, sul campo, mentre ti appresti ad uscire.
Mentre il pubblico ti acclama.
Eravamo lì, a guardarti durante le partite.
Ora sei tu a guardare noi, dalle panchine.
Perché la partita non è ancora finita, ma tu non potrai mai finirla.
Ma la finiremo.
Un giorno finiremo insieme questa partita, e finalmente potrò riabbracciarti.
E potrò farti capire che eri e sarai per sempre il mio grande CAMPIONE.




Questo piccolo testo da me scritto è dedicato da Giada a Nicola, il giovane calciatore del Mori morto tragicamente dopo 16 giorni di coma.
Un testo per non dimenticare

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2 commenti

  1. è si piccolo grande CAMPIONE. Non ci sei più. Sono passati più di due mesi e il vuoto diventa sempre più grande. Più passa il tempo e peggio è. Non avrei mai pensato che potesse succedere una cosa simile, non avrei mai pensato che potesse andare così. Dal 5 aprile la mia vita è cambiata. Quei giorni sembrava che non finivano più. Le corse in ospedale, le litigate per venire a trovarti. Arrivare li. Vederti una volta di sfuggita, parlare con la tua famiglia e correre via. Correre via da quel posto orribile. Quanti pianti in quei giorni, non che adesso abbia smesso. Abbiamo sperato tanto che tu potessi farcela. Per una caduta del genere, una stupida caduta, è successo tutto questo. Quando stavamo smettendo di sperare ci è arrivata la notizia che stavi migliorando, e ci siamo subito ricredute. Abbiamo sperato con tutte le nostre forze ed eravamo sicure che non ci avresti lasciato. Non dovevi andartene, non potevi andartene, non volevi andartene. Continuavi a resistere Campione. Io e la Bri eravamo davvero convinte che presto sarebbe tutto finito, e che saresti tornato a sorridere e magari chissà a giocare a calcio. Pochi giorni dopo, infatti, era tutto finito. Ma finito in peggio, non come speravamo noi. Il 21 aprile è arrivata la notizia. Non c’eri più piccolo, non c’eri più. Non riuscivamo a crederci, abbiamo chiesto conferma a tutti, ma purtroppo era vero. Era tutto vero. Da quel giorno la mia vita è cambiata. Tutto mi sembra più brutto, la gente mi sembra più stronza e Dio non esiste più.
    Non me ne sono ancora fatta una ragione Nico, non ci riesco, è troppo difficile. Troppo difficile accettare il fatto che tu non ci sia più. Troppo difficile accettare che tu non ci sia più per un motivo così assurdo. Lo amavi tanto il calcio, lo sapevano tutti, ma nessuno sapeva che un giorno, la cosa che amavi di più, ti avrebbe portato via da noi. Manchi a tutti Nico, a tutti. E ogni sera guardo il cielo e vedo te, la mia Stella, quella più bella, quella che brilla di più.
    Non ti dimenticherò mai Campione. Nel mio cuore ci sarà sempre un posto per te.
    Ti voglio bene. Per sempre.

  2. Mi viene da pensare a rGod. Lui non giocava a calcio, la sua partita però la giocava.

    Ci incontreremo nuovamente, ma adesso è ancora presto.

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