[audio:http://www.fileden.com/files/2007/6/28/1218975/Three%20Doors%20Down%20-%20Love%20Me%20When%20Im%20Gone.mp3|autostart=yes|bgcolor=0x000000]

Era ormai tardo pomeriggio, ma la campagna era ancora illuminata da una calda luce solare.
Lontano dal caos cittadino, in una casetta tutta fabbricata in legno, un ragazzo sedeva su una poltroncina e leggeva un libro che teneva sulle sue gambe.
Il suo nome era Alex e a giudicare dalla sua corporatura doveva avere circa 17 anni.
La sua lettura venne interrotta bruscamente e, quasi scosso da una forza invisibile, guardò in alto, attraverso la finestra. Il sole stava tramontando, colorando la città di un colore rosso fuoco e in lontananza si intravedevano distese infinite di prati verde smeraldo con qualche sfumatura dovuta a quei piccoli fiori variopinti che spuntavano qua e là.
Mise il segnalibro in quel volume, lo poggiò sul tavolino in vimini decorato a mano accanto a sé ed uscì, respirando a pieni polmoni quell’aria pulita.
In lontananza, distesa su quel prato, vi era una giovane e bella ragazza. In testa un cappello di paglia copriva in parte quei suoi lunghi capelli biondi spinti dal vento. Un lungo vestito azzurro scivolava sui suoi fianchi ed i suoi piedi calzavano un paio di scarpe nere.
Accanto ad ella riposava pigramente un piccolo cane; ogni tanto questi alzava la testa, quasi a controllare che la padroncina non lo avesse abbandonato, e poi si rimetteva a dormire.
Alex la guardava e sorrideva. Non aveva mai visto tanta bellezza da quelle parti, e sembrava una ragazza perbene… una delle poche!
Elena, questo il suo nome, alzò il capo, rivelando i suoi bellissimi occhi cristallini e sorridendo ad Alex, quasi fosse in grado di leggere nella sua mente.
Lui ricambiò il sorriso, meravigliandosi di quanto la semplicità di un gesto possa regalarti attimi di felicità.
Il sole ormai era completamente tramontato e le uniche luci che si intravedevano in tutta la campagna erano quelle dei lampioni sulle strade.
Elena svegliò il suo cane che subito si mise a seguirla, ed insieme si avviarono verso la città.
Alex li guardò allontanarsi fino a che non divennero solo piccoli puntini all’orizzonte. Entrò quindi in casa, si sedette nuovamente su quella poltrona e prendendo il libro si rimise a leggere da dove prima aveva interrotto. Ma qualcosa lo distraeva nella sua lettura…
Il pensiero di quella ragazza che non accennava minimamente ad abbandonarlo.

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