[audio:http://www.fileden.com/files/2007/6/28/1218975/3%20Doors%20Down%20-%20When%20I%27m%20Gone.mp3|autostart=yes|bgcolor=0x000000]

Vivo a Roma dai primi anni della mia infanzia.
Praticamente è come se ci fossi nato! È qui che ho incontrato tutti i miei veri amici, dove ho iniziato a lavorare e dove ho conosciuto Lara.
Lara… Quanti ricordi!
Mia moglie, venuta a mancare poco più di due anni fa.
Davanti a me ho l'album fotografico del giorno del matrimonio.
Quanti anni sono passati? Mi sembra ancora ieri…
Sfogliando le pagine e tornando indietro nel tempo non posso non sorridere, un sorriso che solo in queste occasioni può spuntare sul mio volto ormai segnato dal tempo e dalle rughe.
50 anni… 50 lunghi anni di matrimonio.
Al giorno d'oggi i matrimoni non durano più, perché ormai il divorzio è preso come una clausola a margine dell'accordo matrimoniale.
Della serie "Tanto se non funziona divorziamo"
Quale donna nata prima degli anni 70 non ha mai sognato il giorno del suo matrimonio? Fin da ragazzine non aspettano altro che trovare il loro principe azzurro, sfilando in casa con la fodera del cuscino in testa a mò di velo (A noi uomini può parer stupido, ma per loro in realtà ha un grande significato). Questo perché ogni donna vede il matrimonio come l'unico giorno in cui può vivere da principessa. Un solo giorno, che aspettano da un'intera vita.
Per una donna il giorno del matrimonio deve essere perfetto, devono esserci gli invitati perfetti, la torta perfetta…
Ma daltronde… Il matrimonio è l'atto più profondo di ogni essere umano (ebbene sì, anche per noi uomini), l'unione di due anime, di due corpi, di due vite…
"Finché morte non vi separi"
Una volta pronunciato il fatidico "SI", la vita di quei due individui muta completamente
Già… io me lo ricordo alla perfezione quel giorno… Mi sembra quasi di rivederlo, qui, proprio ora.
L'ansia, l'agitazione, la chiesa, i parenti… E non dimentichiamo le lacrime di gioia di mio padre! Non avevo mai visto piangere mio padre, e quel giorno mi sono commosso anche io.
Ed ecco la foto fatta in chiesa… Meno male che doveva essere una festa piccola e tra pochi intimi!(Questo secondo Lara, ma mai prendere sul serio una donna che parla del suo matrimonio, lo si capisce troppo tardi)
Come minimo 50 persone sono state costrette ad assistere alla celebrazione stando in piedi.
Usciti dalla chiesa siamo volati subito al ricevimento… Che sala enorme che avevamo affittato. Miriadi di tavoli rotondi con altrettanti invitati, mentre un fotografo professionista (Si, ok, allora non c'erano le macchine fotografiche digitali, ma le foto non si sono schiarite per niente nemmeno dopo 50 anni) scattava foto e girava video.
Quasi mi dimenticavo quel filmino! Quel DVD è ormai diventato parte dell'arredamento (DVD solo per grazia divina di mio figlio, altrimenti io sarei ancora fermo alle vecchie e care videocassette), non passa giorno che io non lo veda.
Il filmino e le foto riescono ancora a darmi quella scarica di energia per vivere questi giorni.
Oh, e come dimenticarsi le danze?
Ricordo che, finito di mangiare, abbiamo spostato tutti i tavoli creando una sala da ballo improvvisata.
Musica di tutti i tipi, di ogni genere. Persino una canzone scritta e suonata personalmente da un nostro amico (Effettivamente era un po' troppo deprimente per un matrimonio, ma abbiamo lasciato correre).
Chiudo l'album con ancora quel sorriso che non accenna a diminuire… un sorriso che dura da anni ormai, da 50 lunghi anni.
Perché nonostante tutto, gli anni sembrano non passare mai.
Ce lo fanno notare gli altri, magari con sempre le solite frasi rivolte ai figli
"Me lo ricordavo piccolino"
"L'ultima volta che ti ho visto ti si poteva ancora prendere in braccio!"
"Lo porti ancora il pannolone?"
Di qui in avanti è solo discesa e, come diceva mio padre, prima o poi arriva per tutti il giorno in cui si inizia a rotolare verso la fossa.
Il mio giorno è arrivato, ma non ho paura della morte perché io ho vissuto, cosa molto difficile oggi come oggi.
Ho amato.
Ho sofferto.
E sono sempre stato me stesso.
Adagiandomi sul divano, è così che me ne vado. Esalando il mio ultimo respiro con la mente rivolta al passato, tenendo stretto tra le mani quell'album di foto.
Niente lacrime, niente tristezza.
Solo un enorme sorriso che ormai durerà per sempre.

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5 commenti

  1. complimenti quasi mi veniva da piangere, scrivo anche io ma tante volte mi manca l’ispirazione…ancora complimenti 🙂

  2. sei partito bene,ma secondo me nel centro del racconto hai persolo stile iniziale..quello di un uomo ke ha alle spalle un matrimonio i 50 anni,un adulto nato comunque in anni differenti dal 2000…hai adottato un linguaggio un po più ironico e tipico dei ragazzi di ora..solo questo..per il resto bel finale.

  3. Il cambio di stile è voluto, daltronde quell’uomo ha vissuto i suoi ultimi anni nel XXI secolo…

  4. Stupendo come tutti gli altri *_* Complimenti, veramente.

  5. Bellissima questa storia… mi hai commosso tantissimo… complimenti…

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